Manifesto A.N.T.A.B.

Viviamo in un mondo dove la tecnologia entra sempre più prepotentemente nella nostra vita. Nell’ ambiente sanitario in genere, il ricorso alla tecnologia nell’analisi, la diagnosi, la cura e come supporto vitale, è aumentato esponenzialmente .Con esso la cultura dell’analisi del rischio e del mantenimento degli standard minimi di sicurezza.
La stipula e la promulgazione di normative universalmente accettate nella progettazione e costruzione dei dispositivi medici, costituisce la base per migliorare gli standard qualitativi della prestazione sanitaria. Ci siamo dati strumenti normativi, servizi e figure operanti nella valutazione delle tecnologie biomediche in grado di scegliere e proporre il migliore acquisto, dando per scontato che l’utilizzatore della tecnologia, sia esso medico o paramedico unico responsabile tralaltro, fosse in grado di gestire tale patrimonio in sicurezza. Emerse ben presto che per agevolarne l’uso e per il mantenimento del patrimonio tecnologico biomedico si necessitava di figure nuove.
Circa trent’anni orsono amministratori lungimiranti istituirono sull’esperienza americana dei servizi in grado di supportare queste tecnologie. A distanza di tanti anni, nonostante la riduzione dei finanziamenti, e l’avvento dei “global service” le figure dei tecnici operanti all’interno degli ospedali e/o all’esterno al servizio del produttore, devono essere formate preventivamente sull’uso diagnostico e terapeutico, sulla corretta manutenzione, sui processi atti a mantenere gli standard e abbassare i rischi. Alla fine di questo iter diventano di fatto TECNICI BIOMEDICI.
Attualmente questa figura esiste ma non è normata ne tantomeno riconosciuta.

L’ A. N. T. A. B. si propone di riunire in associazione questa famiglia di tecnici

Tutti coloro operanti nel settore pubblico e privato, informati su obbiettivi, modalità e rischi dell’uso diagnostico e terapeutico delle strumentazioni ospedaliere e con mansioni tecniche nei campi elettronico, elettromeccanico e pneumatico, possono iscriversi all’associazione, l’ iscrizione e’ subordinata alla presentazione di un curriculum formativo attestante un impegno continuato nel settore della strumentazione biomedica di almeno due anni che preveda alcune se non tutte le mansioni elencate.

– installare e calibrare periodicamente la strumentazione

– eseguire riparazioni e manutenzione preventiva

– verificare periodicamente la sicurezza elettrica delle strumentazioni

– collaborare con il personale Medico e Paramedico nell’uso di routine e di ricerca degli apparecchi

– collaborare con il personale sanitario e con il servizio di Ingegneria Clinica nel mantenere contatti con le ditte fornitrici, nell’acquisire la documentazione tecnica relativa alle apparecchiature e nel fornire consulenza tecnica nell’acquisto di queste ultime

– collaborare nell’attività di formazione del personale sanitario e tecnico che utilizza strumentazione biomedicale

– collaborare con i servizi tecnici nella stesura di progetti di servizio e/o supporto alle tecnologie biomediche

– progettare e realizzare parti necessarie per il funzionamento delle apparecchiature biomediche

L’associazione consapevole dell’importanza della riunione e valorizzazione di queste figure si propone di promuovere, tutelare e attivandosi presso gli enti preposti con lo scopo di arrivare all’istituzione da parte del servizio sanitario nazionale della figura del TECNICO DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE.

Per elevare il grado di conoscenza degli iscritti, A.N.T.A.B. intende organizzare corsi e seminari in accordo con enti e produttori per formare e divulgare la cultura biomedica.

Noi vogliamo che dietro alla tecnologia biomedica impiegata sul paziente nella struttura sanitaria, a fianco del medico e/o del paramedico, ci sia un:

TECNICO DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE QUALIFICATO

non in antagonismo beninteso ma in un’ottica di fattiva collaborazione responsabile, atta a migliorare gli standard e diminuire il rischio clinico correlato al cattivo uso, a carente manutenzione, o da errata progettazione con uno spirito di servizio alla collettività

Il direttivo